Hong Kong afferma che i social media vengono utilizzati nel 20% dei casi di manipolazione in borsa dei titoli azionari
L’organismo di controllo dei mercati finanziari di Hong Kong ha dichiarato che circa il 20% degli schemi di manipolazione in borsa su cui sta attualmente indagando sono le cosiddette “truffe ramp and dump” condotte tramite i social media.
Gli obiettivi di tali truffe sono i piccoli investitori locali che rappresentano circa il 10% del valore commerciale delle azioni quotate a Hong Kong, una percentuale relativamente alta rispetto ad altri mercati.
Molti titoli a piccola capitalizzazione a Hong Kong sono poco scambiati e soggetti a oscillazioni selvagge dei prezzi e crolli improvvisi. La Securities and Futures Commission (SFC) negli ultimi anni ha cercato di assumere un ruolo più attivo nel controllo del mercato.
Nei 12 mesi fino alla fine di marzo 2020 ha indagato su 478 casi di cattiva condotta di mercato, per lo più casi di presunta manipolazione del mercato o abuso di informazioni privilegiate.
In uno schema di ramp and dump, i truffatori in genere acquistano una porzione significativa di azioni di una piccola azienda con bassa liquidità, aumentandone il prezzo.
Quindi utilizzano piattaforme di social media come Facebook, WhatsApp e WeChat per diffondere notizie favorevoli, normalmente false sulla società, a volte fingendosi esperti di investimenti, attirando più acquirenti e consentendo ai truffatori di scaricare le loro azioni.
Le azioni rimanenti vengono quindi scaricate, facendo crollare il prezzo.
“Per evitare di cadere vittima di queste truffe, il pubblico deve essere vigile quando vengono offerti consigli o suggerimenti sugli investimenti non richiesti sui social media”, ha affermato in una nota Ashley Alderin, amministratore delegato di SFC.
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