Previsioni elettorali, analisi Big Data e microtargeting
La politica è definita dalla sua imprevedibilità.
I sondaggi stessi sono ormai un predittore molto incerto del risultato finale di un’elezione. Per questo l’attenzione si sta spostando su altri metodi che sono più accurati e che fanno riferimento all’analisi dei big data.
L’inaffidabilità dei sondaggi è dovuta principalmente a due fattori: la dimensione del campione relativamente piccolo e la possibilità che coloro a cui viene chiesto come voteranno potrebbero non essere del tutto sinceri.
I big data possono essere un predittore più accurato perché possono prendere in considerazione anche gli eventi e i comportamento passati. In effetti, tali metodi furono messi a frutto già nella campagna elettorale di Obama nel 2008 e sono ampiamente riconosciuti per averlo aiutato a raggiungere la vittoria. Impiegando un team di analisi di 100 persone, i dati divennero uno strumento inestimabile per aiutare Obama a capire non solo come le persone avrebbero votato, ma anche come sarebbero potute essere influenzate.
L’analisi dei big data fu l’elemento di partenza per agire in base a queste informazioni e costruire una campagna mirata nei confronti di individui specifici (microtargeting) appellandosi alle loro aspettative e ai loro bisogni con lo scopo di essere visti come un’opzione più desiderabile e, più pertinente, rispetto alla concorrenza.
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