Partiti politici, social media e dati. Come microtargeting e mancanza di trasparenza possono minare la fiducia nella democrazia.
Da un audit sul modo in cui i partiti politici gestiscono le informazioni sugli elettori emerge una grande mancanza di conformità con le norme sulla protezione dei dati.
I partiti politici possono legittimamente detenere dati personali di milioni di persone per eseguire le proprie campagne elettorali. Ma è evidente che molti elettori non sono consapevoli di come vengono utilizzati i loro dati, soprattutto quelli ottenuti dai social media.
Nel Regno Unito il controllo dei dati dei partiti politici britannici fu avviato dopo che lo scandalo di Cambridge Analytica aveva attirato l’attenzione globale sul ruolo dei social media e dei big data nelle campagne digitali.
In un rapporto sull’argomento, l’Information Commissioner’s Office aveva anche chiesto una “pausa etica” sull’uso di strumenti pubblicitari di microtargeting nella realizzazione di campagne politiche, segnalando il rischio che la fiducia nella democrazia potesse essere minata dalla mancanza di trasparenza sui dati.
Tuttavia non ci fu alcuna interruzione nell’uso del microtargeting dei social media sia nel Regno Unito che nel resto del mondo.
I partiti politici hanno sempre voluto analizzare i dati per comprendere gli interessi e le priorità degli elettori e adeguare le proprie politiche. La tecnologia e i dati dei social media ora rendono possibile questo tipo di analisi a un livello molto più granulare. Tuttavia sussistono rischi di significative intrusioni nella privacy, ad esempio in merito ad attività di profilazione invisibili, utilizzando anche categorie sensibili di dati.
L’uso delle piattaforme di social media da parte dei partiti politici è spesso contraddistinta da una grande mancanza di trasparenza. Per esempio le informazioni sulla privacy non chiariscono sufficientemente che i dati personali degli elettori raccolti o elaborati dai partiti saranno poi utilizzati per la profilazione degli utenti e per indirizzare verso di essi successive attività di propaganda.
Il report integrale è disponibile qui.
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