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Opinioni politiche online e social media

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Opinioni politiche online e social media

Opinioni politiche online e social media

La comunicazione politica tramite i social media favorisce la polarizzazione delle opinioni politiche. Lo scambio di opinioni politiche potrebbe portare a una maggiore tolleranza ma al contrario sui social media finisce generalmente con il rafforzare gli stereotipi che abbiamo nei confronti delle persone di cui non condividiamo le opinioni politiche.

Si potrebbe anche dire che nei social media forse “discussione” non sia propriamente la parola giusta da usare. Ci sono alcune somiglianze con ciò che intendiamo per “discussione” in un contesto faccia a faccia, ma la discussione online sembra invece essere molto diversa.

Per esempio su un sito come Facebook, le stesse funzionalità della piattaforma incoraggiano le persone a rivelare informazioni sulle loro vite con moltissimi segnali involontari o intenzionali che mostrano le nostre identità politiche.

Ci sono persone che sono a loro agio su una piattaforma in cui possono condividere le loro opinioni politiche e spingere altri a discutere con loro. Queste persone, tipicamente, non scrivono valutazioni politiche sfumate ma fanno piuttosto uno sforzo di costruzione di un’identità politica e di trovare altri tifosi che tifino per la loro squadra. Altre persone, al contrario, non vogliono che la politica interferisca con i loro spazi sociali e, pur avendo le proprie opinioni, preferiscono non condividerle o non interagire con gli altri su questi argomenti.

Tuttavia anche queste persone stanno comunque mostrando le loro identità politiche, anche quando non pensano che lo stiano facendo, a causa del modo in cui le nostre identità politiche – e così tante delle nostre altre identità sociali – sono mostrate pubblicamente online.

Il fatto che l’ambiente online porti ad esacerbare la polarizzazione ha molto a che fare con l’assenza dei segnali non verbali che online non è possibile manifestare come nella vita reale. Parlare di politica è comunicazione sociale e gli esseri umani si sono evoluti insieme alla comunicazione. La comunicazione era vitale per la nostra sopravvivenza come specie, quindi siamo diventati molto bravi a riconoscere ciò che le altre persone esprimono in base al loro viso e al loro linguaggio del corpo. Questo è invece molto più difficile da fare online.

Inoltre la maggior parte delle discussioni politiche che ci sono in un contesto faccia a faccia avvengono tra un numero molto piccolo di persone, quindi siamo consapevoli di non stare trasmettendo informazioni al di fuori di questo gruppo. Invece i social media sono progettati per poter amplificare le tue parole e raggiungere non solo i tuoi amici, ma anche gli amici dei tuoi amici. I social media ti connettono con le connessioni più deboli del tuo network, con i tuoi legami sociali più deboli.

Quando sei consapevole della possibilità che le tue parole si diffondano, comunichi in modo diverso, comunichi in modo da cercare di convincere le persone a interagire con ciò che hai scritto e cercare di diffondere (rendere virali) le tue idee. Ciò porta a forme polarizzanti di discussione.

Quello che rende i siti di social media particolarmente problematici è che ogni aspetto della tua identità, ogni componente di quello che sei, viene consolidato in questa persona online che hai costruito su quella specifica piattaforma social.

Brani tratti da un’intervista a Jaime Settle, autrice del libro Frenemies: How Social Media Polarizes America


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