Micro-targeting elettorale: come le piattaforme di analisi dei Big Data possono essere utilizzati per realizzare campagne di micro-targeting degli elettori
Sono numerosi i partiti politici che utilizzano da tempo strumenti di big data per le loro campagne di propaganda. Le campagne elettorali “guidate” dai dati hanno iniziato ad avere un utilizzo di rilevo a partire dalle elezioni politiche presidenziali degli Stati Uniti vinte da Barack Obama.
Da quel momento le campagne politiche in moltri altri paesi, inclusa l’Italia, hanno iniziato ad utilizzare database di profilazione degli elettori incrociando i dati sull’uso del web e dei social media con dati di geolocalizzazione e di tipo socio-economico.
L’analisi dei dati è il processo che esamina i set di dati per trarre conclusioni o riconoscere modelli. Ed è la pervasività di utilizzo degli strumenti digitali a consentire l’utilizzo di quantità enormi di dati grezzi da analizzare per ottenere informazioni sulle preferenze, le credenze, le opinioni e i comportamenti dell’individuo.
Per le campagne politiche l’analisi utilizza le informazioni sugli elettori al fine di consigliare le strategie della campagna e migliorare la capacità di convincimento. L’analisi della campagna può anche aiutare a comprendere quali questioni sono considerate essenziali per gli elettori o, più efficacemente, dal target elettorale del partito o del singolo candidato. L’obiettivo è quello di convincere gli incerti, rafforzare i convincimenti dei sostenitori o dissuadere gli elettori dal votare il candidato avversario.
Per effettuare tali azioni è indispensabili essere capaci di gestire le operazioni di micro-targeting elettorale. A tale scopo il monitoraggio delle abitudini online degli elettori consente di suddividere i cittadini in gruppi classificati in base a parametri quali, ad esempio, le loro inclinazioni politiche. Analizzare le inclinazioni politiche con i dati demografici può offrire un vantaggio iniziale per competere all’interno di uno specifico territorio elettorale, consentendo di progettare campagne attorno ai punti che si sono dimostrati critici per i dati demografici specifici.
Questo è particolarmente vero nei casi, sempre più frequenti, in cui una piccola percentuale di elettori riesce a decidere l’esito di una gara politica. Sono questi i casi in cui l’analisi dei big data può aiutare a scoprire i bacini di elettori incerti e consentire alle campagne di fare quello sforzo extra indispensabile per raggiungere l’obiettivo desiderato.
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