I 4 tipi di organizzazione della propaganda online. Quali organizzazioni operano per manipolare l’opinione pubblica.
L’attività di manipolazione dell’opinione pubblica tramite i social media può avvenire in molteplici forme organizzative. Diversi infatti sono gli attori che sfruttano i social media per plasmare l’opinione pubblica, stabilire programmi politici e diffondere idee.
Possiamo individuare 4 tipologie di attori:
Agenzie governative
Nella maggior parte delle nazioni sono i governi stessi che, in modo organizzato, usano la propaganda online per orientare l’opinione pubblica. Oltre alle attività di comunicazione online dei ministeri e delle forze dell’ordine, vanno inclusi in questa categoria anche i media finanziati dagli Stati per diffondere propaganda online sia a livello nazionale che all’estero. Oltre agli interventi ben noti di Stati come Cina, Russia o Iran, ci sono esempi recenti in molti altri paesi. Ad esempio la polizia filippina che ha utilizzato in anni recenti Facebook per influenzare le narrazioni sulle attività militari contro il terrorismo o l’esercito nazionale libico che ha utilizzato i social media per plasmare le narrazioni sulla guerra civile in corso. Un esempio di media finanziati dallo stato include l’infrastruttura dei media bielorussi, dove il governo controlla più di seicento testate giornalistiche, molte delle quali agiscono con obiettivi propagandistici.
Partiti politici
I social media sono diventati una componente fondamentale delle campagne digitali e alcuni attori politici hanno utilizzato la reach (portata) e l’ubiquità di queste piattaforme per diffondere disinformazione, sopprimere la partecipazione politica e danneggiare i partiti di opposizione. Sono molti gli esempi di partiti politici e personalità politiche che hanno utilizzato questo tipo di propaganda online. Tra questi Michael Bloomberg, candidato alle primarie presidenziali del Partito Democratico degli Stati Uniti, il quale ha utilizzato falsi account Twitter per la sua campagna, assumendo centinaia di operatori in modo da amplificare artificialmente i contenuti pubblicati e mostrare di avere un seguito maggiore di quello effettivo.
Aziende private
Una tendenza in crescita è data dal numero crescente di aziende private coinvolte nella diffusione della propaganda online. Un numero crescente di agenzie di comunicazione sono coinvolte nella diffusione di disinformazione a scopo di lucro. Tali agenzie lavorano per organizzazioni governative o per partiti politici e possono operare nel loro paese o anche all’estero. Esempi di aziende private di questo tipo includono l’Archimedes Group, con sede in Israele, che nel 2019 è stato bandito da Facebook per “comportamento coordinato non autentico” in vari paesi dell’Africa subsahariana, dell’America Latina e del Sud-est asiatico. Le indagini di Facebook hanno rivelato che Archimedes Group aveva speso circa 1,1 milioni di dollari in annunci falsi.
Influencer e società civile
Nell’organizzazione delle campagne di manipolazione, gli agenti online spesso lavorano insieme a organizzazioni della società civile, sottoculture di Internet, collettivi di hacker, movimenti marginali, influencer dei social media e volontari che sostengono ideologicamente una causa. Esempi sono gruppi di attivisti organizzati per sostenere un partito o un candidato o una fazione politica e che pubblicano in modo simultaneo e organizzato contenuti con hashtag concordati per sfruttare le caratteristiche degli algoritmi dei social media e ottenere una maggiore visibilità, soprattutto in occasione di elezioni o momenti di tensione politica.
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